«Cara sorella nell’astro d’argento, Ricordo quando sei entrata nell’istituto, la prima volta. Io ero in convalescenza, venivo fuori da una lunga malattia che aveva messo in pericolo la mia capacità di scrivere, e anche se non ci parlammo, in quei primi mesi, io ti sentivo. Le persone che si prendono cura di me ora sono le stesse che si presero cura di me a quel tempo, e tu arrivasti leggera a imparare come si fa a non morire.»