«Non ho ancora capito se mia madre, a modo suo, mi amasse. Più che altro le piacevano i miei capelli. Erano castano cenere, lunghi e mossi come alghe di lago. Mi chiedo se si sia mai fermata a pensare che mio padre non sapeva come lavarli, non mi pettinava perché la mattina eravamo sempre in ritardo e mi mandava a scuola con le ciocche arruffate e i nodi. Mia madre era elegante, portava camicie di seta dal taglio dritto, pantaloni da uomo, stivali di pelle o scarpe stringate. Non ho ereditato il suo gusto e neanche il profilo sottile, aristocratico. Ero un animaletto poco sofisticato.»